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RISPETTARE I DIVIETI, DISCUTERE DEI PERCORSI DEDICATI PREVISTI DALLE NORME
Il fuoristrada a motore praticato senza rispetto per le regole, un fenomeno particolarmente diffuso in Oltrepò, costituisce un problema non secondario e come tale è percepito.
La sera dello scorso 6 settembre si è svolta a Valverde una partecipata e vivace assemblea promossa da numerose associazioni, impegnate in un percorso comune (partito con l’annuncio della scelta calata dall’alto di organizzare in Oltrepò e in val Curone l’ISDE 2020), e convinte delle potenzialità anche economiche di un modello di frequentazione e gestione del territorio rispetto al quale la “filosofia” del fuoristrada a motore è antitetica.
Dalla serata è nato un appello inviato dalle associazioni alla comunità montana (qui il testo) per chiedere il rispetto dei divieti, e per sollecitare l’avvio di una discussione aperta e partecipata sulla possibilità di creare dei percorsi dedicati nei modi e con le garanzie previsti dalle norme vigenti.
L’appello è stato spedito venerdì 20 settembre, ad oggi è rimasto senza riscontro, come conferma in questa intervista a Telepavia Patrizio Dolcini di Legambiente Lombardia